Il principio della sedimentazione per gravità è un processo di tipo meccanico che si basa sinteticamente sulla possibilità di far sedimentare le particelle di fango (che in genere hanno una densità maggiore del liquido) solo per effetto della forza di gravità. In conseguenza di tale processo le sostanze sedimentate si depositano sul fondo della vasca e vengono raschiate, raccolte e successivamente convogliate all’esterno del bacino di decantazione attraverso sistemi di pompaggio. Nei processi di trattamento delle acque reflue generalmente si può avere una prima fase di sedimentazione che in genere avviene prima del processo biologico (ed è detta sedimentazione primaria) o se avviene dopo il processo biologico viene detta sedimentazione secondaria (o finale).

La disidratazione finale dei fanghi provenienti generalmente dal processo di ossidazione biologica avviene per mezzo di macchine che richiedono un grado di secco del fango già abbastanza consistente (almeno il 2%) e tale condizione non è generalmente riscontrabile nei fanghi di supero che si presentano usualmente con un grado di secco tra lo 0,6 e 1,4%. Per affrontare tale problematica Hydros realizza sistemi di addensamento dinamico dei fanghi, comunemente conosciuti come ispessitori

 

 

Sedimentatori dinamici, rettangolari o circolari:

I sedimentatori dinamici vengono realizzati in due diverse geometrie:

A sezione circolare, con ponte raschiatore rotante

I ponti raschiatori del tipo rotante vengono impiegati all’interno di bacini di sedimentazione a sezione circolare, in genere aventi fondo conico e tramoggia centrale di raccolta per fanghi e sabbia.

Essi, in genere, presentano le seguenti caratteristiche tecniche:

  • Costruzione in acciaio inox, in acciaio galvanizzato a caldo o in materiali speciali e con rivestimenti protettivi speciali;
  • Passerella di camminamento, cilindro di alimentazione centrale, ralla centrale di appoggio, contatti striscianti, carrello con ruota motrice e ruota condotta.
  • Gruppo di motorizzazione per trazione periferica o centrale;
  • Raschiatore di fondo con lame logaritmiche, con supporti di sostegno per il trascinamento o senza supporti a sospensione
  • Scum box per raccolta superficiale surnatanti e convogliamento verso la sezione di aspirazione e rilancio schiume
  • Stramazzo di sfioro dell’acqua a profilo thompson e lama para-schiume
  • Quadro elettrico di gestione e linee di alimentazione elettrica con carrello strisciante o con linea a festone.

 A sezione rettangolare con ponte raschiatore va e vieni

I ponti raschiatori del tipo va e vieni vengono impiegati all’interno di bacini di sedimentazione a sezione rettangolare, in genere aventi fondo piatto e tramoggia di raccolta per fanghi e sabbia.

Essi, in genere, presentano le seguenti caratteristiche tecniche:

  • Costruzione in acciaio inox, in acciaio galvanizzato a caldo o in materiali speciali e con rivestimenti protettivi speciali;
  • Passerella di camminamento completa di corrimano di sicurezza;
  • Gruppo di motorizzazione periferica o doppia motorizzazione per scartamenti maggiori di 15 metri;
  • Carrelli di trascinamento a doppio asse con ruote di scorrimento (per binari o su pista in cemento);
  • Lama raschiante di fondo con pattini in gomma anti usura, con supporti di sostegno per il trascinamento o senza supporti a sospensione
  • Lama raschiante di superficie per surnatanti
  • Quadro elettrico di gestione e linee di alimentazione elettrica con carrello strisciante o con linea a festone

ISPESSITORI

La disidratazione finale dei fanghi provenienti generalmente dal processo di ossidazione biologica avviene per mezzo di macchine che richiedono un grado di secco del fango già abbastanza consistente (almeno il 2%) e tale condizione non è generalmente riscontrabile nei fanghi di supero che si presentano usualmente con un grado di secco tra lo 0,6 e 1,4%.

A tal proposito i fanghi di supero vengono inviati a sistemi di addensamento dinamico meglio conosciuti come ispessitori dinamici, il cui trattamento mira alla riduzione della concentrazione di acqua nel fango. Il processo avviene all’interno di una vasca o di un serbatoio in funzione delle volumetrie occorrenti e consiste nel tenere in leggero movimento il volume di liquido favorendo la risalita dell’acqua verso l’alto e l’addensamento per stratificazione dei fanghi nel fondo della vasca. Di qui i fanghi vengono aspirati, generalmente attraverso pompe a vite o a cavità progressiva, ed inviati alla sezione di disidratazione finale.